Il nuovo ruolo del Premio Ozieri
Il Premio Ozieri di Letteratura Sarda offre il proprio contributo alla definizione di una lingua sarda come il fulcro di una identità isolana, mettendo a disposizione, insieme alla Biblioteca di Ozieri, le decine di migliaia di testi che gli autori sardi hanno inviato alla Giuria del Premio in mezzo secolo di attività.
Il premio Ozieri ha reso palese, di fatto, che tutte le diverse espressioni della lingua sarda sono state valorizzate e aiutate a raggiungere traguardi letterari. Da quando il premio si è aperto a produzioni letterarie provenienti da ogni parte dell'Isola, i riconoscimenti aggiudicati alle realizzazioni appartenenti ad ogni varietà della lingua sarda e alle altre parlate presenti in Sardegna, sono una dimostrazione di come esse possano convivere senza conflittualità. Inoltre, il concorso ha contribuito a conferire un interesse sempre crescente alla comunicazione letteraria scritta, nonché a favorire una maggiore e reciproca comprensione fra gli autori e i fruitori.
I servizi telematici realizzati per il portale del Centro di Risorse per le Biblioteche del Logudoro, che ospita le opere del Premio, pongono l'utente al centro del servizio culturale. Si è partiti dal presupposto che ogni individuo prediliga una sua propria modalità di acquisizione delle informazioni e che gli interessi e le competenze degli utenti siano diversificati. Per venire quindi incontro alle diverse fasce di fruitori sono stati progettati servizi differenziati, e precisamente:
- Per un pubblico esperto, interessato a materiali settoriali specialistici, è stato messo a disposizione un database con le opere del premio Ozieri, catalogate e con la versione fotografica del testo originario.
- Per un pubblico generico che, pur avvicinandosi al patrimonio bibliotecario senza particolari esigenze o competenze specialistiche, ha la curiosità di acquisire informazioni di carattere generale su un dato argomento, è stata creata:
- una rivista multimediale sul contesto geografico e culturale del territorio;
- un'enciclopedia interattiva sulla Sardegna, realizzata da non Sardi, per aiutare i suoi stessi abitanti a definire l'immagine dell'isola;
- un laboratorio sul recupero della memoria culturale del passato.
- Per un pubblico giovanile, che è necessario attrarre con forme più coinvolgenti di apprendimento, sono state ideate attività a carattere ludico all'interno del corso di lingua e del laboratorio della memoria.
Per tutti gli utenti è stata inoltre creata un'antologia multimediale del premio, che raccoglie una selezione dei testi e una loro presentazione in formato ipermediale; infine, è stato realizzato un corso interattivo e multimediale di lingua sarda, il primo di questo genere ad essere messo a disposizione degli utenti in rete.
L'obiettivo che ci si è posti con questi servizi è di valorizzare le risorse locali, ed in particolare il patrimonio del Premio. Ma come si valorizza un patrimonio culturale?
Valorizziamo quando attribuiamo una certa considerazione ad un bene culturale e, soprattutto, quando facciamo percepire agli utenti che sono loro stessi a conferire importanza ai servizi proposti e messi a disposizione.
Il premio Ozieri, e il Centro Risorse, hanno cercato di adempiere a questo compito istituzionale nei seguenti modi:
- tutelando il proprio patrimonio e individuando una sede ove conservarlo in maniera che non si deteriori nel tempo
- elaborando e diffondendo le opere in suo possesso, affinché si possa creare la condivisione di un patrimonio collettivo
- integrando la diffusione delle opere con una nuova gamma di utensili direttamente utilizzabili dal lettore, per favorire la comprensione delle opere messe a disposizione
- in luogo di parlare a tutti contemporaneamente, i servizi telematici del Premio Ozieri cercano di parlare ad ognuno singolarmente, nel senso che si propongono di tener conto delle diversità nelle modalità di apprendimento e di interazione dei singoli utenti
- proponendo modalità alternative che permettano agli utenti di avvicinarsi a opere tematiche di cui non si è a conoscenza
- controbilanciando uno dei limiti dell'archiviazione dei documenti e precisamente la atomizzazione dei materiali catalogati, ognuno chiuso in se stesso, presentando le opere in modo che possano essere lette come nodi di reticoli storici e concettuali complessi.
Il Premio Ozieri cerca quindi di realizzare con i suoi servizi telematici due importanti operazioni educative: contestualizzare le opere e renderle fruibili al vasto pubblico.
Il contesto, infatti, fornisce le condizioni di comprensibilità e fruibilità senza le quali l'opera non parla e non dice.
Si è cercato di fornire un contesto catalogando i singoli testi secondo gli standard internazionali indicati dal Dublin Core . Si è definito il contesto storico letterario nel quale le opere si sono formate. Si è provveduto ad un contesto ricostruttivo, ripristinando il testo nei casi di difficile lettura.
L'operazione di contestualizzazione è riscontrabile:
- Nei singoli testi del premio Ozieri, messi a disposizione nel database on-line accessibile dal portale. Ogni testo è stato catalogato secondo criteri internazionali.
- Nell'antologia multimediale del premio, che raccoglie una ristretta selezione di opere in formato multimediale, tradotte, illustrate e in alcuni casi commentate.
- In riferimento ai testi di supporto alle opere pubblicate, presenti all'interno della Antologia.
- Con la ripresa di testi tratti dal database del premio nel corso di lingua sarda presente nel portale. È un segnale della vitalità che possono ancora avere i testi di cinquant'anni fa.
- Con gli articoli raccolti in una rivista multimediale, finalizzata a creare un milieu culturale che possa affiancare la comprensione delle opere, del periodo e del territorio.
- Con un laboratorio multimediale sulla memoria antropologica del territorio, mirante a promuovere la rilettura di momenti del passato locale in chiave contemporanea.
Dopo cinquant'anni di attività, il Premio si ritrova a svolgere un ruolo di operatore culturale che va ben oltre la raccolta e premiazione annuale di testi letterari sardi. Questa consapevolezza si basa sulle opere, sugli strumenti, sulle competenze a disposizione e soprattutto sulla convinzione che quel che è stato realizzato e si sta compiendo sia una base di riferimento per ulteriori e più vaste attività culturali che coinvolgano l'intera Isola, nel cammino verso l'affermazione della propria identità linguistica e culturale.
Roberto Cuccu