Mastru Mimmiu Solinas - Due generazioni di maestri intagliatori del legno a Buddusò
di Tomaso Tuccone e Patrizia Molteni
Il nome di Mastru Mimmiu Solinas celebre artigiano buddusoino si lega profondamente alle cassapanche sarde. L'arte di uno tra i maggiori protagonisti dell'artigianato isolano del Novecento rivive oggi negli intagli del figlio Mario Renzo Solinas chiamato al restauro delle opere lignee della Fenice e di una lussuosa villa sui Champs Elysées a Parigi per il prestigioso studio di architetti Design 2000. Di particolare interesse il file video con una rarissima intervista concessa da Mastru Mimmiu per la trasmissione "Cronache italiane" della Rai, nel 1967.
Sa resolza ieri e oggi
di Angelo Carboni e Leonardo Pizzadili
La lavorazione del ferro a Pattada, come in molti altri centri ad economia tipicamente pastorale, ha radici che si perdono nella storia. La bottega del fabbro era solitamente un ambiente non molto ampio, immerso nel nero della fuliggine e del carbone di radici di erica. In questa sorta di antro come il leggendario dio Vulcano sos frailalzos pattadesi forgiano ancora oggi sa resolza e gli altri oggetti particolarmente ricercati per la loro efficacia e bellezza.
L 'invettiva dialettale di un patrizio giacobino di Ozieri
di Franco Cocco
L’ozierese Francesco Ignazio Mannu, cavaliere, magistrato insigne della Reale Udienza e disinteressato donatore di parte del suo ragguardevole patrimonio (circa cento mila lire) all’ospedale civile di Cagliari, è l’autore del celeberrimo Su patriottu sardu a sos feudatarios pubblicato alla macchia, in Corsica, nel 1794 noto come la Marsigliese sarda. Nel file allegato il brano è messo in musica e interpretato dalla cantante ozierese Maria Teresa Cau.
L'altare di Santo Stefano ad Oschiri
di Fabrizio Sanna
E’ forse in un contesto di monachesimo eremitico che va valutato l’interessante complesso monumentale rupestre nel comune di Oschiri. L’area archeologica di Santo Stefano nota alla Soprintendenza Archeologica di Sassari già dagli anni 60 ma mai sottoposta ad un’indagine di scavo sistematica, prende il nome dalla piccola chiesa, il cui impianto attuale è comunque tardo.
Quattro passi tra la storia - Berchidda il castello di Monte Acuto come arrivarci, cosa c'è da vedere
di Piero Modde
Oltre che per lo storico, il colle di Monte Acuto offre spunti di notevole interesse anche per l’archeologo che, proseguendo le indagini con assiduità e costanza, potrà svelare le fasi della storia millenaria del fortilizio, dal periodo nuragico al suo declino. Oggi, in mezzo alla folta vegetazione ed ai ruderi s’intravedono qua e là tracce delle mura dell’antico maniero. Qualche anno fa è stato avviato un lavoro di censimento delle emergenze archeologiche della regione del Monte Acuto, che, per la sua specificità, è stato inserito tra gli itinerari scientifici, didattici, e turistici per la fruizione delle testimonianze archeologiche del territorio.
Retablo maggiore di S. Maria del Regno di Ardara. Note per una corretta datazione, nel cinquecentesimo anniversario della realizzazione
di Gian Gabriele Cau
Nel mondo accademico sardo la datazione del Retablo maggiore di Santa Maria del Regno di Ardara non ha mai costituito argomento di discussione. Anche se trascritta in maniera differente, talvolta originale, sulla lettura di quella data espressa in caratteri romani alla base dellancona pacificamente tutti concordano: 1515. Nel breve saggio lautore, propone una nuova lettura del cartiglio, prospettando una anticipazione della realizzazione del maestoso retablo al 1505: esattamente mezzo millennio fa.
La tipologia abitativa Ardarese - Il castello, cava di materiale per le case
di Stefano Tedde
La storia del maggiore decadimento dell’antico castello giudicale di Ardara non è conseguenza dei moti antifeudali del XVIII, quanto dell’opera devastante di più generazioni che in essa videro una cava di materiali per l’edilizia. I recentissimi scavi archeologici hanno permesso di evidenziare, tra l’altro, le impronte sulla malta dei grossi conci prelevati, che hanno lasciato completamente spoglio il sacco delle strutture murarie che necessitano di un intervento urgente di consolidamento.
Due monumenti della natura - Ozieri: l' olivastro di Meleu e l'ailanto de su daziu
di Franco Laner e Gianfranco Saturno
Fra gli alberi più longevi della Sardegna c’è sicuramente l’olivastro (Olea europaea, var. sylvestris). La classifica regionale vede in testa l’olivastro di Santu Bortulu di Luras seguito da quelli di Stazzareddu a Palau, di Calangianus e di Villacidro. Notevoli, per quanto poco noti, anche l’olivastro di Meleu e l’ailanto de su Daziu (Ailanthus glandulosa) due autentici monumenti naturali ozieresi.
Uve Moresi
di Marco Sanna
Un articolo di Vittorio Angius del 1843 e' l'occasione per una riflessione sulla validita' e utilita' linguistica di una molteplicita' di uve nel paese di Mores. La dizione dei lemmi correlati in formato mp3 e' di Cristiano Becciu.
L' ambiente e' protagonista: Il falco pellegrino sull'altipiano.
di Lucio Gratani
Lo studio ha lo scopo di appuntare l’attenzione sulla conoscenza del falco pellegrino e del falco lanario e di sensibilizzare la coscienza naturalistica a protezione di determinati ambienti. Per quanto protette dalle vigenti leggi internazionali, nazionali e regionali entrambe le due specie sono a serio rischio di estinzione.